Attualità
Newsletter I Marzo 2021
La nostra ultima newsletter è dedicata ai seguenti argomenti: QuaTheSI, le formazioni QuaTheDA, le nuove schede informative pubblicate da Infodrog, gli ultimi due numeri della rivista specializzata SuchtMagazin e la presentazione di un nuovo collaboratore di Infodrog.
SuchtMagazin 1/2021: Società basata sulle prestazioni (in tedesco)
Il primo numero del SuchtMagazin dell’anno è dedicato ai temi seguenti: prestazioni, auto-ottimizzazione, doping, gestione dell'umore, neuro-enhancement e policonsumo con i medicamenti. In questo numero potrete leggere i compiti e le opportunità che si presentano all’ambito della prevenzione e dell’aiuto nelle dipendenze e quanto i giovani si aspettano da una prevenzione moderna.
Le offerte di drug checking permettono di ridurre i danni
Le offerte di drug checking permettono di far analizzare in forma anonima delle sostanze. In caso di rilevamento di prodotti di taglio inaspettati, dosi particolarmente elevate o dichiarazioni errate, sono pubblicate delle allerte. Uno studio realizzato su mandato dall’UFSP conferma che questo tipo di offerta riduce i danni e i rischi legati al consumo.
Schede informative: Cannabinoidi sintetici
Dei fiori di cannabis secchi spruzzati con cannabinoidi sintetici sono recentemente apparsi in Svizzera. Sono sospettati di causare effetti collaterali pericolosi e persino mortali. Infodrog ha redatto due schede tematiche su questo tema: una per i professionisti e un’altra per i consumatori.
SuchtMagazin 6/2020: prospettive nell’ambito delle dipendenze (in tedesco)
L'ultimo numero dell'anno contiene una serie di articoli su temi di attualità nell’ambito della prevenzione e dell’aiuto nelle dipendenze, come i cannabinoidi sintetici in Svizzera, il lavoro di advocacy delle ONG, l'uso problematico dei medicamenti tra i giovani o la legge federale sugli stupefacenti e la sua possibile abolizione.
Le mense sociali possono continuare a funzionare
Le mense sociali fanno parte della categoria dei servizi dell'ambito sociale e possono quindi continuare a funzionare (anche durante i periodi di chiusura imposti), a condizione che vengano rispettate le seguenti misure di protezione: lavarsi regolarmente le mani, rispettare le distanze interpersonali e indossare una maschera.