28.07.2022: Giornata mondiale dell’epatite
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2015 circa 257 milioni di persone nel mondo erano infettate cronicamente dal virus dell'epatite B e 71 milioni dal virus dell'epatite C. Nel 2019, si stima che circa 78'000 persone siano decedute in tutto il mondo a causa delle complicazioni delle infezioni acute da epatite A all'epatite E. Le epatiti croniche B, C e D sono responsabili di oltre il 95% dei decessi per epatite. L'OMS sottolinea la necessità di avvicinare le cure per l'epatite alle strutture sanitarie di base e alle comunità, in modo che le persone abbiano un migliore accesso al trattamento e alle cure, indipendentemente dal tipo di epatite che hanno contratto.
L'OMS mira a eliminare l'epatite entro il 2030. A tal fine, l'OMS chiede ai Paesi di raggiungere obiettivi specifici:
- ridurre del 90% le nuove infezioni da epatite B e C
- ridurre del 65% i decessi legati all'epatite, alla cirrosi epatica e al cancro
- almeno il 90% delle persone affette da epatite B e C riceve una diagnosi.
- almeno l'80% delle persone contaminate riceve un trattamento adeguato
In Svizzera si stima che siano 30'000 le persone infette dal virus dell’epatite C. Le persone che fanno uso di sostanze psicoattive costituiscono un gruppo particolarmente colpito, poiché la trasmissione avviene attraverso il sangue infetto. Dal 2008, Infodrog conduce una campagna nazionale di sensibilizzazione sull'epatite C tra i professionisti e gli utenti del settore delle dipendenze.
Anche i detenuti appartengono ai gruppi particolarmente colpiti da malattie infettive trasmesse per via ematica, come l'epatite B e C e l'HIV. Il Swiss HepFree in Prisons Programme (SHiPP) si rivolge alle direzioni delle carceri e ai loro servizi sanitari che desiderano migliorare la prevenzione e il trattamento dell'epatite virale B e C e dell'infezione da HIV al loro interno. Infodrog è partner del progetto SHiPP.
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